I maestri della pietra di luna

L’arte della scagliola, che si afferma in Toscana sul finire del '500, è arrivata a noi anche grazie ad un artigiano fiorentino che sulla pietra di luna la sapeva lunga. Parlo di Bianco Bianchi (1920-2006), che ha saputo trasmettere anche ai figli la passione per quest'antica arte. 
Le sue opere si possono ammirare in diversi alberghi e musei, oltre che in abitazioni private. 

Bianco Bianchi, scagliola, pietra di luna
foto via
Il modo in cui nascono le opere del genere è davvero sorprendente.
Si parte dalla selenite, un minerale traslucido e cristallino che viene spesso utilizzato per scopi decorativi.
Per ottenere la lastra di selenite, il minerale viene estratto e lavorato per formare una lastra piatta e uniforme. Questa lastra di selenite può essere sottoposta a un processo di cottura per renderla più dura e resistente. Durante la cottura, la selenite subisce un processo di cristallizzazione che le conferisce una maggiore solidità.
Una volta ottenuta la lastra di selenite, viene eseguito un disegno sulla sua superficie. Questo può essere fatto utilizzando vari strumenti, come punte di metallo o utensili di incisione. Seguendo il disegno tracciato, si incide la superficie della selenite per creare scanalature o solchi.
Dopo l'incisione, le scanalature vengono riempite con colori, il che può essere fatto in diverse fasi del processo. Una volta che i colori sono stati inseriti, la superficie viene levigata.
La tecnica dell'incisione sulla lastra di selenite consente di creare decorazioni policrome durature, poiché i colori sono protetti all'interno delle scanalature incise.
Creare composizioni artistiche con motivi così sofisticati, vibranti e ricchi di dettagli intricati richiede una maestria impeccabile, una combinazione di precisione e abilità, accompagnate da un impegno dedito, guidato dalla passione.
 









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