Arte del vintage o riciclo eco-artistico?

Vintage, retrò, riciclato, eco chic... I nomi cambiano, si susseguono, ma le abitudini restano sempre quelle vecchie. C'è chi ama l'odore del nuovo, c'è chi osserva i segni del passato in oggetti da riciclare, regalandogli una seconda vita.
A me capita spesso di comprare un oggetto che non mi piace, spinta dal desiderio di ridargli la bellezza della quale è stato privato. Alla fine l'oggetto reinventato trova una nuova collocazione riconquistando la sua dignità e - senza sprechi inutili.
Eco - design è oggi ben rappresentato da molti artisti. Alcuni, magari, nemmeno sapevano di fare parte di un corso d'arte nuovo quando l'hanno intrapreso. Mio padre, anche lui un pittore, ha iniziato ad usare materiale di scarto per creare le sue opere decenni fa, guidato in parte dalla filosofia che lo riportava al passato (ai tempi di guerra e di carenze), in parte dal suo carattere e dalla infinita curiosità.
Artisti giovani di oggi già nascono con coscienza intrisa di ecologia, che come punto di partenza rappresenta un vantaggio per tutti. Semplicemente vecchio, riciclato, eco friendly, old fashioned o vintage che sia, un oggetto si esprime sempre bene nelle mani di un artista.

Qui potete vedere le opere di Rainer Prohaska, artista austriaco che vive e lavora a Vienna, opere tipiche nella loro struttura e nell'assemblaggio ripetitivo.

Rainer Prohaska,

La sua produzione artistica è definita da un approccio basato sul processo e collocato tra architettura e performance. Le opere di Rainer, che possono anche essere chiamate interferenze architettoniche modulari e sono spesso composte di materiali di scarto, riportano in vita oggetti smessi.

Rainer Prohaska,

Nel suo lavoro Rainer Prohaska adatta, rimodella e incorpora oggetti quotidiani in contesti artistici, creando opere che mirano ad approfondire le nozioni di transitorietà e cambiamento ed affrontando temi di ecologia e sostenibilità attraverso l'arte.

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