Acquarelli d'interni e bozzetti / 2

I bozzetti ci aiutano a visualizzare meglio le nostre idee, a definirne l’atmosfera e gli obiettivi. Ma, come iniziare?

Tiepolo - Schizzi per Apollo e Giacinto, 1752 - 1753 ca.
bistro con sanguigna su carta di stracci
32,24 x 22,s cm
Victoria and Albert Museum, Londra


Le glorie del passato
Perché un’idea appena nata si cristallizzi e ci porti ad una soluzione, dobbiamo buttare giù degli schizzi, annotazioni scarabocchiate d’impulso che anche nel passato hanno accompagnato il concepimento di grandi opere. Uno degli esempi storici sono gli schizzi di Michelangelo per la facciata di San Lorenzo a Firenze.


Grazie proprio a questi schizzi, oggi possiamo seguire il filo di cambiamenti che il progetto ha subito, compiendosi alla fine in un grande triangolo delle statue sostenuto dalla rete di linee verticali ed orizzontali che accentuano i volumi scultorei.
Nessun altra opera di Michelangelo esprime così bene la forza dell’azione nella staticità assoluta in modo più drammatico di questa. Il dualismo dell’anima e corpo, tema vecchio e costante come in arte così nel pensiero filosofico, è espresso magistralmente nella velata minaccia del Giorno e nel sogno interrotto della Notte.

Il bozzetto è già la conseguenza della prima idea che passa dallo schizzo alle regole di precisione, come ci racconta il grande architetto Renzo Mongiardino (1916 - 1998) nella monografiaArchitettura da camera”. Ci spiega che la magia di un luogo si forma nella sua stessa cavità. Bisogna bloccare l’idea, determinandola in una dimensione ridotta. La scala 1:50 è di solito più che sufficiente per scoprire se il primo abbozzo era buono; altrimenti ne affioreranno i difetti. Se l'ossatura di una casa è buona, un oggetto anche insolito può facilmente inserirsi nell'assieme e dar vita ad una stanza.

Letture consigliate:
Chantal Eschenfelder: Tiepolo





Renzo Mongiardino, Fiorenzo Cattaneo
Roomscapes: The Decorative Architecture of Renzo Mongiardino
ISBN 0847815536, 9780847815531



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