Il graffito (o sgraffito)

Il graffito (o sgraffito) è una particolare decorazione che è stata molto diffusa fino agli inizi del XX secolo, per la realizzazione di decorazioni architettoniche, grottesche e campiture. Sopra lo strato di arriccio si stendeva un impasto di calce e inerti colorato con paglia bruciata, ocre scure o rossastre. Sopra l’intonaco, ben lisciato e battuto, si stendeva un intonachino bianco dello spessore di pochi millimetri, a base di grassello di calce e polvere fine di marmo.
decorazione a sgraffito, Scuola Normale Superiore, Pisa, scratch work, sgraffite
Ad essiccazione appena iniziata si realizzava lo spolvero del disegno, si incidevano i contorni con un ferro a punta che eliminava lo strato di intonachino superficiale riportando in vista il diverso colore sottostante. Nelle partiture l’asportazione dell’intonachino era più estesa, mentre le zone rimaste in opera venivano tinteggiate con un colore contrastante.

Tecniche di decorazione pittorica tradizionali
testo di Flavia Trivella, pubblicato nel n° 28 del bimestrale Materiali Edili (Alberto Greco Editore)

Tecniche di decorazione pittorica tradizionali-introduzione
Il marmorino
Lo stucco
L’intonaco a cocciopesto
L’affresco
Il fresco secco
La tempera a colla
L’encausto
La pittura ad olio

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